lunedì 5 aprile 2010

PASQUETTA FUORI PORTA:

foto massimo capodanno - vietata la riproduzione
...è un antichissimo detto romano che vuole significare il festeggiare il giorno dopo la Pasqua in famiglia ma in un modo diverso fuori le porte della Città. Il cibo è il protagonista di questa festività romanesca il cui Rè è il cibo e il vino dei Castelli, in primis il Cannellino un vino dal colore giallo dorato da 15,76% vol. con un sottofondo nota dolce quasi mielata, il suo sapore è caldo e avvolgente. Insomma “ nà Bomba per chi non è abituato" . Ricordo che a un raduno degli Alpini nella Capitale ho visto militari, provetti bevitori, “ stesi “ dal Cannolicchio, delizioso da buttare giù ma micidiale quando ti alzi da tavola. foto massimo capodanno - vietata la riproduzione
foto massimo capodanno - vietata la riproduzione
Le donne preparano la Carne alla brace, salcicce, cotolette di maiale e d'agnello , ancora con i famosi carciofi alla matticella, salame corallina , pecorino romano e fave a quantità, il tutto sui prati, alle spalle delle mura romane fatte costruire dall' imp. Adriano. Per molti romani è di RIGORE festeggiare questo giorno di festa fuori quelle mura che proteggevano le vie di accesso a sud di Roma. Ecco perche è più facile vedere queste scenette sulla via Appia Antica che non sulla Nomentana o la Cassia. Via Appia è stata da sempre la “ Regina viarum “ meta tra l'altro amatissima dai romani fin dal tempo delle antiche e solenni feste Purificatrici per i Campi .

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