lunedì 28 febbraio 2011

Amalasunta, Regina barbara di Neria De Giovanni


Neria De Giovanni con AMALASUNTA su RAI3” Il libro di Neria De Giovanni “Amalasunta, Regina barbara” edito dalla Nemapress di Alghero, è il filo conduttore della trasmissione “10 minuti di…”, in programma martedì 1° marzo su Rai 3 alle ore 8,55. Nel documentario, curato dall’Associazione Salpare, l’Autrice rievoca, tra i monumenti storici di Ravenna, l’eccezionale figura della Regina dei Goti, dal carattere virile ma dotata anche di una profonda cultura classica, alla quale toccò in sorte di succedere nel regno a suo padre Teodorico in uno dei periodi più torbidi del Medioevo, caratterizzato da conflitti di popoli e congiure di palazzo che ne decretarono la misteriosa morte.
Il programma, affidato alla regia della giornalista Simonetta Ciarapica, dei servizi parlamentari Rai, è arricchito dalla partecipazione di Anna Valli Spizzuoco, nota studiosa della cultura ravegnana, che nel suo intervento offrirà una stimolante illustrazione delle persistenti tracce della dominazione gotica ancora presenti nelle tradizioni romagnole.

domenica 27 febbraio 2011

CICLISMO: "Giro della Costiera" a Positano

Questa mattina si è svolta la Sesta Edizione del "Giro della Costiera" da Vietri fino a Meta di Sorrento.

Chiusa per per motivi di sicurezza il traffico stradale la statale della Costiera Amalfitana al passaggio dei corrodori.


Nella foto di Nicki Storey alcuni corridori ripresi al loro passaggio per Positano

sabato 26 febbraio 2011

Dante a Positano

Il 26 febbraio 2011, alle ore 19, presso l’Albergo Savoia di Positano, la Parrocchia S.Maria Assunta, con il Comune di Positano, l’Associazione Sapori e Sapere, il Circolo Donna Carmela Villani, l’Associazione Positano Arte e Cultura e l’Associazione Posimuse, ha organizzato un Salotto Culturale sul tema:
Dante Alighieri a Positano: divagazioni storico-culturali.
L’incontro prevedeva la lettura e il commento del ventunesimo canto del Paradiso, che tratta gli ordini monastici, e una relazione sui lavori nell’Abbazia Benedettina di Positano, come ha chiarito il Sacerdote Giulio Caldiero, animatore della serata.
Il professore Raffaele Pecoraro ha introdotto l’argomento ricostruendo con documentata analisi le radici e gli sviluppi dell’attività benedettina fino a Dante e illustrando da un punto di vista storico, letterario e filologico i passi del ventunesimo canto.
Il professore Roberto Sacchetti ha recitato lo stesso canto, poi ha condotto una breve riflessione sugli ordini monastici nel medioevo. Leggendo passi di Pier Damiani, Giovanni di Salisbury e Abelardo ha ricostruito la diversa relazione dei religiosi con il sapere scientifico; citando il ventiseiesimo dell’Inferno ha ricordato la sofferta oscillazione di Dante tra il vecchio limite teologico alla conoscenza umana e la moderna ansia di ricerca rappresentata nel personaggio di Ulisse, richiamando una pagina della Storia Sociale dell’Arte di Hauser ha sottolineato il legame tra la rinascenza carolingia e il fervore culturale promosso dagli ordini monastici; citando Boccaccio e Umberto Eco ha condotto il pubblico che affollava la sala dell’Albergo Savoia a rivivere l’atmosfera di un tempo attraversato da molteplici esperienze mistiche, conati di riforma e corruzione, attraverso immagini spesso riferite alla sensibilità attuale.

(nella foto il prof. Roberto Sacchetti)

(Dalla Storia di Positano – di Camera – Talamo – Vespoli )

Nel 1309, alla morte di Carlo II D’Angio’ , detto il “Ciotto o lo Zoppo” gli succede il figlio Roberto, “ il Re da sermone” come lo definisce Dante nell’ottavo canto del Paradiso, il quale, ricevette l’investitura di re di Napoli e di germania dal Papa Clemente 5° . a richiesta di Positano dispose che si tenessero in vigore le Consuetudini che una precedente disposizione regia aveva abrogato, infatti riteneva grave intrarcioabolirle ( cum sit grave damnum consuetudines abolere.



Gli equipaggi positanesi, capeggiati da Nero, a cui si unirono l’anno seguente altre navi amalfitane, incominciarono a molestare le contrade amiche, tanto che Carlo Martello, il Re d’Ungheria, cantato da Dante nel canto 8° e 9° del Paradis, ordinò a Guglielmo de Mari, capitano di Amalfi, di proibire tale forma di pirateria
Nel 1294 Carlo Martello si recò a Firenze, dove incontrò i suoi genitori che rientravano dalla Francia. In questa occasione, per accoglierlo con tutti gli onori del caso, la città toscana inviò una delegazione della quale pare facesse parte anche Dante Alighieri.







In ogni caso appare quasi certo che il Sommo Poeta e il giovane principe angioino abbiano avuto modo di conoscersi di persona ed apprezzarsi vicendevolmente, anche per il fatto di condividere gli stessi gusti letterari.Dante dedica a Carlo Martello un lungo brano della Divina Commedia (PD VIII 31-148 e PD IX 1-12[1]) che racconta l'intenso incontro che il poeta immagina di avere con l’anima del principe nel terzo cielo (Cielo di Venere) del Paradiso:
L’abbazia benedettina di S. Vito e Santa Maria di Positano
23 giugno 915 i saraceni distruggono Paestum. I pestani si rifuggiano a Positano ( pasa tanaos, terra tutta scoscesa, distesa, lunga, slanciata – Poseidon Nettuno, Pasitea ninfa amata da Nettuno- Posides, liberto dell’imperatore Tiberio Claudio – Posa Posa - ) scegliendo come dimora non il capoluogo, bensì le frazioni di Laurito, Montepertuso, Nocelle, le quali terre erano un feudo della Badia di S. Vito di Positano (Secondo il Martirologio Geronimiano Vito sarebbe vissuto a lungo in Lucania presso il fiume Sele, tanto che ancora oggi è ricordato dai fedeli del luogo come san Vito di Lucania. Presso il Sele, in tenimento dell'antica Eburum, attuale Eboli egli fu martirizzato, presumibilmente nell'anno 303, assieme alla nutrice santa Crescenzia e al precettore san Modesto, durante la persecuzione di Diocleziano. Ancora oggi, presso il luogo del martirio, indicato dalla tradizione, sorge la chiesa di San Vito al Sele. Tutti i comuni della Valle del Sele (Eboli, Pestum, Sapri, Caposele, Calabritto, Senerchia, Oliveto Citra, Colliano,ecc.) hanno, in memoria del martire, o una zona o una chiesa o una immagine a lui dedicata, testimonianza ancora attuale del primitivo culto che Vito ebbe in queste zone e che poi si diffuse in tutta la Cristianità).
L'arrivo di altre genti romane, in fuga dopo il crollo dell'impero e, successivamente, dei monaci Basiliani dall'Oriente, fece sorgere i primi aggregati urbani.
Don Giulio, il prof. Raffaele Pecoraro e il prof. Roberto Sacchetti in occasione del " Salotto Culturale" sul Tema Dante Alighieri a Positano: Divagazioni storico Culturali presso l'Albergo Savoia.
Don Giulio durante il suo intervento all'incontro culturale du Dante Alighieri , ieri sera all'albergo Savoia di Positano.
La costruzione sacra fu edificata, per la prima volta da monaci Brasiliani, attorno al VII secolo, sull’ altare maggiore – si può ammirare una famosa icona della cosiddetta Madonna Nera di Positano del XII secolo. Che sarebbe arrivata in Costiera Amalfitana direttamente dall’ Oriente, in seguito all’ inzio dell’ Iconoclastia (VIII secolo)
L’imperatore Isaurico 725.
Incursioni saracene
La pergamena del 14 giugno 1159 ( nel 2009 abbiamo celebrato gli 850 anni dell’arrivo dell’icona bizantina), documento antico della dedicazione della chiesa badiale di S. Maria di Positano. Alla pergamena è attacato mediante uno spago, un sigillo di piombo recante su una faccia l’immagine di un santo con aureola, baffi, barba, croce nella mano sinistra e, ai lati della testa due lettere : S e A , si tratta di S. Andrea , e sull’altra la leggenda :IOHES_ ARCHIEPS / AMALFIE / + (2). Il testo recita così: ANNI DOMINI MILLESIMO CENTESIMO QUINQUAGESIMO NONO. INDICTIONE SEPTIMA AMALFI. EGO IOHANNES/ DEI GRATIA AMALFITANORUM ARCHIEPISCOPUS. DEDICAVI HANC ECCLESIAM AD HONOREM BEATE MARIE VIRGINIS. QUARTO DECIMO DIE INTRANTE MENSE IUNII .
Il vescovo Giovanni beneventano fu eletto nel 1142.
Il prof Roberto Sacchetti legge Dante
Nel 1127 re Ruggiero II s’impadronì del ducato di Amalfi, lasciando alla costiera i propri diritti, privilegi e statuti per accattivarsi le simpatie e l’appoggio dei monaci benedettini dell’abadia di S. Maria di Positano, dando, politicamente, i casali di Montepertuso, Nocelle e Laurito in vassalaggio all’abate del monastero benedettino di S. Vito di Positano.




Ha chiuso la serata il Dottore Diego Guarino, commentando in maniera precisa, competente e tecnica una videoproiezione che riassumeva il difficile intervento di recupero dell’Abbazia Benedettina di Positano, eseguito con misure appropriate e moderne.
Infine Don Giulio ha ricordato il prossimo appuntamento della Domenica delle Palme, 17 aprile, ore 20, con una Sacra Rappresentazione sulla Passione di Maria, scritta e diretta dal professore Roberto Sacchetti.



Nel suo intervento molto esplicativo ha anche detto: “L’importanza del complesso architettonico-monumentale in corso di riqualificazione è per lo meno triplice: 1.possibilità di fornire uno spazio consono per l’allestimento del Museo di Positano, articolato tra le due Cripte recuperate e la Chiesa dell‘Oratorio;
2.ampliamento, attraverso il restauro, della conoscenza della storia locale alla quale le strutture sono strettamente connesse; 3.occasione di ottenere felici ricadute tanto sul piano turistico che culturale.
Questi sono i principali obiettivi dell’allestimento museale da attuarsi nei prestigiosi ambienti di pertinenza della Chiesa Madre: edificio religioso che, nel suo impianto originario risale al secolo XII e che nella sua attuale configurazione è il risultato di una
serie di trasformazioni documentate a partire dal XVII sec.
Il recupero degli spazi suddetti è una necessità avvertita dall’Amministrazione Comunale, ormai da qualche anno, sotto un duplice profilo: ridare dignità a vani la cui storia è fortemente legata alla principale sede religiosa del paese; creare una sequenza espositiva che illustri l’antica e articolata -sebbene ai più sconosciuta - storia di Positano attraverso le
sue tappe più significative: l’epoca preistorica, le grotte del Mesolitico, l’epoca greca, il
mito delle Sirene, l’epoca romana, le ville della baia di Positano e del Gallo Lungo, i relitti nel mare di Positano, gli elementi archeologici reimpiegati, l’epoca medievale (le chiese, i mulini, le torri), le ceramiche votive sparse nei vicoli e conservate nelle case, i quadri degli artisti-viaggiatori stranieri donati al Comune di Positano.
L’impegno di ripresentare quanto è emerso dai lavori eseguiti tra il novembre del
2003 e il settembre del 2007 deve necessariamente approdare al completamento di
un’opera che consentirà di valorizzare un tassello di straordinaria importanza per la storia di Positano e per il patrimonio mondiale della cultura. L’attenta analisi delle motivazioni che hanno condizionato l’andamento dei lavori consente di comprendere quanto sia stata complessa ogni fase esecutiva.
Come premesso gli ambienti destinati alla fruizione museale da parte del pubblico
sono la Cripta superiore, quella inferiore, la Chiesa dell’Oratorio e ulteriori annessi.
L’intento è di predisporre nella cripta più grande un percorso espositivo cronologico dei materiali e, nell’altra, la definizione stratigrafica e architettonica delle strutture complesso monumentale.

DONNA: Positano in Musica

8 marzo ... Festa della Donna. Quest'anno questa giornata Mondiale la voglio dedicare alle donne positanesi che si dedicano alla Musica:

Al centro la reginetta dei Tammore, Cobalto , unica donna del gruppo musicale guidato da Paolo Marrone
La Cobalto con il suo flauto
Concerto di Maria Collina sul Sentiereo degli Dei....in una foto del 2009



Marianna Meroni al Clavicembalo.



Maria Gargiulo.....


Giupsy con la sua chitarra...

Il coro della Chiesa Santa Maria Assunta..


La Banda di Positano durante il concerto di Natale nella Chiesa Santa Maria Assunta...


In omaggio alle Donne positanesi colonne sonore nella vita di ogni uomo.

venerdì 25 febbraio 2011

AUGURI ITALIA: 150 anni dell’ Unità

LIVORNO 26 febbraio1984. L’Italia riabbraccia i suoi soldati.
Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini si reca a Livorno per ricevere i parà della Folgore e dei Carabinieri reduci da un impegno di Pace in Libano.




Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini a bordo della Vittorio Veneto tra i parà della Folgore e dei carabinieri
Il 26 febbraio 1984 è terminata la missione italiana, il contingente dei parà è comandato dall'allora Generale di Brigata Franco Angioni, che si è tenuta dal 24 settembre 1982 al 6 marzo 1984.
La forza media del contingente è stata di circa 2.300 uomini di cui 1.550 destinati alle attività operative e 750 a quelle logistiche.
L'impegno complessivo è stato di 8.345 persone di cui 595 Ufficiali, 1.150 Sottufficiali, 6.470 militari di leva e 130 Infermiere volontarie. Essi disponevano di 319 mezzi ruotati, 52 mezzi speciali, 20 cucine rotabili, 97 veicoli di trasporto cingolati e 6 autoblindo.
Durante la missione si sono avuti 75 feriti ed un deceduto , il Marò Filippo MONTESI a fronte di 275 statunitensi e 87 francesi.
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Santa Barbara,


protettrice dei marinai della Marina Militare. Sempre a Livorno in quel giorno i cadetti giurano fedeltà alla Repubblica italiana . Secondo una tradizione per questa occasione a bordo delle navi si dona un mazzo di rose rosse al 1° Direttore di Tiro



L'Amerigo Vespucci

Il Veliero della Marina Militare italiana a tre alberi dell' Accademia Miltare costruito per l'addestramento degli Allievi Ufficiali.

Fiore all' occhiello della nostra Marineria varato nel 1931 nel porto di Genova.

Dopo tanti anni di servizio, nel 2006 a 75 anni dal suo varo ha avuto grossi lavori di manutenzione e di restauro. L'albero di trinchetto è stato sostituito con tutte le sue manovre. Anche alcune parti di lamiera dello scafo sono state sostituite.

Un fatto che molti marinai ricordano: Una volta l'Amerigo Vespucci si incrociò con la portaerei americana USS Forrestal. I lampeggiatori americani segnalarono un messaggio : " Chi siete ?"

Il segnalatore della Vespucci rispose: " Nave Scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana,"

La risposta americane fu "Siete la più bella nave del Mondo"

AUGURI ITALIA.....

SALOTTO CULTURALE: Dante Alighieri a Positano...


Dante Alighieri all’Albergo Savoia di Positano

Divagazioni storico-culturali




Sabato 26 febbraio 2011 alle ore 19,00, nell’accogliente cornice dell’Albergo Savoia,
si terrà il secondo “Salotto Culturale “ sul tema: Dante Alighieri a Positano. Divagazioni
storico- culturali.

Il Prof. Roberto Sacchetti leggerà il canto XXI^ del Paradiso, che sarà commentato dal Prof. Raffaele Pecoraro.

Da questo canto in cui Dante affronta il tema del monachesimo soffermandosi sull’incontro con Pier Damiano che deplora la decadenza di costumi dei monaci di quel tempo che preferirono il lusso alla vita contemplativa, nasce il trait d’union con la nostra Abbazia Benedettina di Positano.
Ci parleranno della sua storia con videoproiezioni il Dr. Diego Guarino ed il nostro Parroco Don Giulio Caldiero
.
La Chiesa di Santa Maria fu edificata nel IX secolo, in seguito furono chiamati i benedettini ad officiare in essa. Gli abati furono uomini illustri e singolari e fra essi si annoverarono un Papa e precisamente Benedetto XIII e più Cardinali e Vescovi

Carlo D’Angiò “ Re dal maschio naso “ come lo definisce Dante nel VII° Canto del Purgatorio donò a questa Abbazia talmente tanti possedimenti e poderi che fu difficile inventariali tutti. Federico II invece donò le tre isolette de li Galli con il diritto di pesca, mentre si riservò Nocelle per l’allevamento dei falconi.

Purtroppo il sistema dell’economia curtense costrinse i cittadini di Positano, Laurito, Montepertuso e Nocelle, servi della gleba, a ribellarsi alle richieste esose, tasse e balzelli che i
Monaci imponevano loro. Unitisi, insorsero contro l’Abate, bruciarono una casa di proprietà del convento e pugnalarono Fra Silicio.

I Monaci ricorsero al successore di Carlo D’Angiò, Roberto che Dante nel Paradiso definisce: “ Re da sermoni “ poichè protegge Petrarca e Boccaccio, rincarando le accuse contro i poveretti. Il Re Roberto mandò due ministri di sua fiducia per l’accertamento dei fatti. Non si conosce la risoluzione presa, è certo però che i cittadini di Positano, dei casali di Laurito, Montepertuso e Nocelle, alla morte di re Roberto, vivevano liberi e franchi da qualsiasi servizio verso gli abati.

Un intermezzo musicale offerto dalla Sig.ra Maria Collina e dal M° Luigi Talamo chiuderà la serata.

L’incontro si è potuto realizzare grazie alla collaborazione del Comune di Positano, dell’Associazione Culturale Sapori e Sapere,del Circolo Parrocchiale Donna Carmela Villani, dell’Associazione Positano, Arte e Cultura e dell’Associazione Posimuse .

Da non dimenticare l prossimo appuntamento all’Albergo Eden Roc sabato 26 marzo alle ore 19,00 e lo “ Stabat Mater “ il 17 aprile alle ore 20,00 alla Chiesa Parrocchiale.


Rosalba De Lucia

giovedì 24 febbraio 2011

mercoledì 23 febbraio 2011

POSITANO: Chiesa del S. Rosario; Iniziati i lavori di restauro

L' ala sinistra della Chiesa crollata che ospitava la sacrestia dell'antico convento domenicano..
Sono iniziati i lavori di riparazione e restauro per la conservazione della Chiesa della Madonna del Santo Rosario ad opera dell' Impresa di costruzioni Edilpepito.
L'origine della Chiesa è remota, e si perde nella notte dei tempi, essa fu donata nel 1614 dal Comune di Positano ai Padri Domenicani a condizione che in detto monastero convivessero almeno tre religiosi che esercitassero il loro apostolato tra il popolo. Era ricca oltremodo di monumenti, taluni distrutti e molti involati.
Nel 1652 il convento, in virtù della bolla emanata da Clemente X, venne soppresso per la mancanza di numero legale dei religiosi.
Nel 1696 una frana trascinò a valle il fabbricato delle celle lasciando intatta solo la chiesa ed una parte del convento.

La chiesa ha una forma quadrangolare ad una sola navata ed è l'unica che ha l'altare di marmo rivolto ad ovest e non ad est. L'abside semicircolare è sormontata da un tamburo e da una cupola, sulla quale si eleva una lanternina cieca in tufo. Non ha campanile, esso è supplito da due archi elevati sulla sua facciata, dai quali pendono due campane.
Delle lapidi sepolcrali poste sul pavimento è rimasta quella dell'Abate Giovanni Andrea De Palma. Si può ammirare il sarcofago romano col mito di Bacco completamente restaurato, il magnifico organo a canne del 1700 donato dal Don Mariano Talamo e la tela del Sanfelice raffigurante la gloria di S. Cecilia sempre del 1700


operai all' opera....
Don Giulio segue attentamente i lavori.....
Un grazie a Rosalba De Lucia per la sua preziosissima collaborazione.....

martedì 22 febbraio 2011

Oggi a Positano, riunioni: Consorzio - Associazione genitori

Corso in Management delle Destinazioni Turistiche Strategia, Programmazione, e Innovazione dell'Offerta Turistica Integrata nel Comune di Positano. Ad organizzarlo il Consorzio Positano Life Style. Un corso gratuito aperto a tutti gli interessati che comprende 80 ore complessive di tre giorni alla settimana di economia (50 ore) e inglese (30).
Il prof. Luca Sensini docente di Economia all'Università di Salerno oggi nel corso di una lezione nella sede del Consorzio Positano Life Style.


Roberto Esposito, imprenditore turistico e la giornalista Chiara D'Amico seguono una lezione.

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Riunione dell' Associazione Genitori di Positano
Tema del Giorno:
In questo incontro si parlerà delle problematiche della Scuola di Positano;
costituzione di un gruppo di lavoro ; inserimento ...nell’Associazione MAMME AL CENTRO di Piano di Sorrento; rapporti con le altre Associazioni presenti sul territorio; Tesseramento e iscrizione.
Invito a essere presenti agli incontri, ad esprimere le proprie idee e le proprie opinioni, a dare il proprio contributo per rendere l'associaizone più libera, operativa e efficace


Antonio Vitiello e Enzo Coppola.



Verbale della riunione dell’Associazione Genitori di Positano del 22 febbraio 2011
Antonio Vitiello
Si è svolta come prevista la riunione dell’Associazione Genitori di Positano, molte le tematiche affrontate, tra cui l'inserimento nell’Associazione MAMME AL CENTRO di Piano di Sorrento, a sviluppare l’argomento è stato l’Avv. Michele Cinque vice Presidente dell’Associazione e membro attivo come assistenza legale della suddetta Associazione di Piano di Sorrento. La nostra partecipazione deve diventare un ‘occasione in più per usufruire dei tanti servizi che l’Ass. Mamme al Centro promuove ed offre come : sportello di assistenza sociale, seminari ricreativi , medici , di cucina e laboratori vari. Gli interventi da parte di tutti i presenti sono stati rivolti ancora una volta sul problema legato alla scuola di Positano e la sua infrastruttura , a riguardo s’è promosso un incontro con l’Amministrazione attraverso il suo delegato per conoscere almeno il futuro progetto della Scuola media, Scuola Elementare e scuola Materna , soprattutto il futuro della scuola materna di Montepertuso. L’associazione si informerà sulle preiscrizioni dei bambini entranti nella scuola materna e scuola elementare, per capire se ci sono abbastanza iscritti da riuscire a garantire gli stessi collaboratori scolastici ed altro personale previsto almeno come quest’anno o speriamo in più. Si è discusso inoltre della nostra partecipazione alle tante iniziative delle altre associazioni operanti sul nostro territorio, qualora ce ne fosse bisogno, previo invito.Per la giornata della donazione prevista, sarà organizzata non appena il centro trasfusionale ci darà la disponibilità.Si ringrazia l’Amministrazione comunale per la sua disponibilità e al consigliere delegato Antonino Di Leva che garantisce con la sua precisione l’aula consiliare per i nostri incontri. Alle ore 20,00 l’incontro si è concluso. Il Presidente Antonio Vitiello

Positano: Premio Excellent per il turismo alla Buca di Bacco.

Si è svolto venerdì scorso all' Hotel Principe di Savoia di Milano, la XVI edizione del Premio "Excellent nei giorni della Bit di Milano proposto dal magazine Master Meeting promotore della manifestazione ideata da Mario Mancini. Tra i tanti premiati un riconoscimento è andato a Positano. Infatti la giuria del Premio ha ritenuto meritevole l'operato della famiglia Rispoli, proprietaria dell' albergo Buca di Bacco
Nella foto Carla e Carla Rispoli con la targa del premio Excellent per il turismo

lunedì 21 febbraio 2011

La statua vivente: mimo, l'artista di strada...

Il 2 novembre del 2007 già ve ne parlai ma allora avevo solktanto un paio di foto... nel frattempo ne ho realizzate altre... godetevele...
IL MIMO è un attore che interpreta azioni sceniche mimate. E’ un genere teatrale originario nell’ antica Grecia. L' artista si serve soltanto della gestualità e mai della parola. In questi ultimi tempi
nelle strade dei centri storici delle città è facile trovarseli di fronte mentre interpretano un personaggio storico o letterario, un monumento famoso, come la statua della Libertà di New York o la Sfinge, un'azione o stato d'animo..
Questa nuova forma teatrale di viene chiama statua vivente. Stanno fermi per ore nella stessa identica posa, se poi nel barattolino lì accanto gli metti una monetina, ti ringraziano con un impercettibile sorriso o una strizzatina d'occhio. “Non so proprio come facciano a stare così impalati per tutto quel tempo”. Ricordo che sotto le armi, si insegna ai soldati incaricati di stare sull'attenti a lungo durante il servizio di rappresentanza o di guardia d'onore a muovere la punta dei piedi con regolarità per evitare la cattiva circolazione del sangue e la conseguente caduta a terra come un birillo Probabilmente useranno quel trucchetto anche loro. Non amano parlare di se e dirti come si chiamano, da dove vengono, raccontare la loro storia. Ho provato più di una volta ad attaccare discorso con qualcuno di loro ma più di dirmi " ...sono russo" "vengo dalla Spagna" " grazie ma ora non posso parlare", non ho saputo altro. Beh dopo tre ore, di tentativi tra piazza Fontana di Trevi e piazza di Spagna mi sono "rotto" e mi sono accontentato di aver portato a casa perlomeno le foto.