sabato 9 giugno 2012

Viaggiando negli ANNI 60

 1-- Anni ’60: un decennio importante di una società in completa trasformazione.
       Lo spettacolo/musical dedicato ai mitici anni ’60 si articolerà attraverso un percorso pluridisciplinare comprendenti tematiche importanti di carattere politico-sociale, storico-geografico, antropologico, musicale e di costume.
I contenuti avranno una propria specificità e quindi una diversa impostazione espressiva a seconda dei luoghi, degli avvenimenti, dei personaggi che verranno rappresentati.
Provate ad immaginare tanti piccoli quadretti nei quali noi ragazzi abbiamo ripercorso gli avvenimenti più belli e significativi rimasti impressi nella mente e nel cuore di tutti coloro i quali quei meravigliosi anni li hanno vissuti in prima persona: eventi, alcuni tragici purtroppo, altri divertenti ed esilaranti accaduti in Italia, in Europa e nel resto del mondo.
Le classi prime apriranno il musical con il celebre Twist e l’Hully Gully; seguiranno le interpretazioni più significative delle canzoni simbolo degli anni ’60 come: Le mille bolle blu, La bambola, Nessuno mi può giudicare, Dadaumpa. 
Ancora le classi prime ricostruiranno storicamente i tragici avvenimenti avvenuti in questo arco di tempo come il disastro del Vajont, l’Alluvione di Firenze e le indimenticabili parole di Papa Giovanni pronunciate la sera dell’11 ottobre durante il Concilio Vaticano II.
Il secondo quadro si aprirà con le classi seconde che ci presenteranno la situazione politico-sociale in Gran Bretagna, precisamente nella Londra dei primi anni ’60 animata da giovani che volevano cambiare un sistema ormai obsoleto attraverso il movimento studentesco e di rivolta.

Proprio in questi anni nasceranno le canzoni più belle simbolo di una rinascita interiore e un nuovo modo di concepire l’uomo e il suo desiderio di libertà. 


Mary Quant inventa la minigonna, i Beatles scrivono Girl, i Rolling Stones interpretano Angie e Satisfaction incantando le piazze e le platee di tutto il mondo. (Nella foto una ragazza inglese nel 1969 a Portobello Road)







Infine vedremo le classi terze sbarcare in America dove la Beat generation rifiuta una società consumistica. Anche qui i giovani aspirano ad una vita agreste e semplice dove non esiste proprietà privata ma condivisione.

Nel balletto Acquarius i movimenti del corpo si fanno movimenti dell’anima…
La guerra del Vietnam sconvolge le menti e i cuori di tutti e riporta ad un’antica ferita, cadranno vittime innocenti giovani vite di soldati in cerca di giustizia.
La conquista della Luna nel 1969 chiuderà il nostro viaggio nel tempo…
Gli astronauti Armstrong, Aldrinn e Collins doneranno all’Umanità la gioia e il sogno di poter scoprire mondi nuovi e nuove speranze per il futuro.
John Glen , uno dei primi astronauti americani in nuna foto del '68






8 -giugno  sulla Spiaggia Grande

Una grande festa per chiudere l'anno scolastico 2011/12  delle scuole medie di Positano. Una manifestazione  ben realizzata che ha rievocato i fatti salienti degli anni '60 ben interpretati dagli alunni. Momenti molto toccanti ed anche commoventi  e divertenti . Avvenimenti che aimè ricordo e che mi hanno coinvolto e toccato  direttamente nella mia professione di fotoreporte ...
 Un saluto alle maestranze che hanno allestito il palco sulla spiaggia grande di Positano.



Valentina, Simone e Ludovica  con il simbolo della pace e dell'amore realizzato dall'artista nocellese Maurizio Cinque realizzato appositamente per il Musical di chiusura " Viaggiando negli anni '60"   che chiude l'anno scolastico delle scuole medie di Positano 2011/12  

GianMaria Talamo presenta la manifestazione
Lo spettacolo inizia con la presentazione di un attore e allo stesso tempo regista ineguagliabile : GianMaria Talamo. Il Musical e stato realizzato grazie da un idea delle prof. Rita Parlato, Alessandra Ginevra e Filomena Iannella e sostenuto dall' Amministrazione del Comune .  Uno spettacolo musicale diviso in tre parti:




Le sorelle Kessller in Tv e il loro strepitoso successo
1)racconta  i fatti in Italia: l) straripamento della diga del Vajont , l' alluvione di Firenze, il boom, i grandi cantanti di una volta , Mina, la Caselli  , Morandi e tanti altri. , il papa buono Giovanni XXIII.
Tutto ciò raccontato dai ragazzi con l'aiuto di filmati dell'epoca. 
Le seconde hanno ricordato gli anni 60 in Inghilterra...
con la situazione politico-sociale in Gran Bretagna,

Proprio in questi anni nasceranno le canzoni più belle simbolo di una rinascita interiore e un nuovo modo di concepire l’uomo e il suo desiderio di libertà.

Mary Quant inventa la minigonna, i Beatles scrivono Girl, i Rolling Stones interpretano Angie e Satisfaction ( NdR e i ricordi  dei favolosi concerti in Hide Parck )  incantando le piazze e le platee di tutto il Mondo.
Infine  le terze hanno interpretato  gli anni d'America con la la Beat generation la guerra in Vietnam , Lo sbarco sulla luna ....lo strepitoso successo del musical  Acqurium.

                          
Le ragazze delle seconda media interpretano " Angie". Un momento molto toccante della serata.



Sorpresa almeno per me  in un coro generale dei partecipanti sento la meravigliosa e calda  voce di un amico che conosco ormai da più di 40 anni .... Nello Buongiorno . 
 
                           

La prof.ssa Iannelli  ( 2da da sin. )   ringrazia tutti i partecipanti con questa sentita lettera:
" Vorrei esprimere attraverso Positanomylife tutta la mia riconoscenza e il mio grazie sentito e sincero all’intero popolo  di Positano.
Se il Musical dedicato agli anni 60 tenutosi venerdì sera ha riscosso così tanto successo, il merito va soprattutto a loro.
Con grande generosità, collaborazione e sensibilità, ci hanno aiutato non solo nella realizzazione dei tanti costumi, creati con dovizia di particolari, rispettando i modelli originali, ma tutti si sono resi disponibili ed efficienti affinchè tale spettacolo decollasse con successo. 
Desidero inoltre ringraziare la mia Dirigente prof.ssa Rita Parlato per avermi dato fiducia affidandomi  un progetto così importante.  
Già dai nostri primi incontri, quando mi parlò di laboratorio teatrale aperto a tutte e sei le classi, a rotazione, crebbero in me forti dubbi visto il nutrito numero degli alunni che avrebbe partecipato.  Ma come sempre tutto si risolse,  i dubbi vennero fugati grazie alle sue parole incoraggianti.
Lo scopo di entrambe era far partire il laboratorio cercando strategie giuste per poter valorizzare ogn singolo alunno.
La ricerca dei documenti, dei filmati d’epoca, la ricostruzione storico-geografica e musicale durata  mesi, la messa a punto delle coreografie affidate poi sapientemente ad Alessandra Ginevra, e in seguito la stesura della sceneggiatura, hanno richiesto passione e soprattutto energia e impegno.  
I ragazzi, che conoscevo poco, sin dall’inizio rispondevano con curiosità ed entusiasmo.
Questo mi spronava a non mollare, anzi mi stimolava ad andare avanti.
Prima si affrontava l’argomento, poi si dava spazio alla recitazione e alla danza, infine si rifletteva su ciò che avevamo  rappresentato. 
Fare lezione con il teatro, ossia avvalorare la scelta della drammatizzazione quale didattica speciale per una migliore interiorizzazione dei contenuti, anche quelli più difficili.
Ora non mi resta che ringraziare tutti i novantaquattro ragazzi che hanno partecipato a questa bellissima esperienza.
In particolar modo gli alunni : Andrea Ercolino che ha cercato e assemblato da “tecnico provetto” le immagini e i filmati in bianco e nero dell’epoca, Fabio Carandente suo valido aiuto, Angelo Mandara e Nadia Celentano per la ricerca delle musiche originali.
Un grazie speciale va al professore Matteo Guarino che oltre ad aver diretto il coro in modo splendido e coinvolgente, ha preparato magistralmente Marco Talamo alla chitarra classica e Paola de Martino voce solista nella coreografia di  “C’era un ragazzo”.
A tutti i miei colleghi che sono stati pazienti e collaborativi.
 Alla scuola di Positano.
 A lei Direttore che ha seguito i nostri laboratori e ci ha sempre sostenuto.
GRAZIE DAL PROFONDO DEL CUORE  !!! "
 Prof.ssa Filomena Iannella 
 
2/da   PARTE... grazie agli amici hon potuto coprire la serata ed evitare " un buco "  clamoroso.
Il grazie va a Giuseppe di Martino naturalmente :





                                                                       




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