venerdì 1 marzo 2013

Dal Vallone Porto di Positano , capre allo sbaragio

 da Una lettera di Gianni Menichetti

Quasi ogni giorno, da un bel po' di tempo, nella parte alta del Vallone Porto si può udire una specie di tragedia greca: lamenti e grida disperate di capre
sperdute di un piccolo gregge incustodito, libero di imperversare nel sentiero alto che si congiunge alle scale che portano a Nocelle. I proprietari sono
vivamente pregati di tener d'occhio le loro povere capre allo sbaraglio. Il Porto è un'area protetta e le rarità botaniche possono scomparire in poco tempo
con questi inattesi visitatori che tra l'altro muovendosi sul ciglio del precipizio fanno cadere pietre e massi rovinosamente al disotto dove spesso mi capita di camminare.
Queste capre starebbero assai meglio in un recinto invece di mettere a repentaglio la loro vita e quella degli altri.
Tutti i bei Crocus fioriti di recente sono stati miseramente calpestati, come
pure un guazzo dove rari anfibi vanno a riprodursi.
Quindi vi prego, carissimi caprai, preoccupatevi del vostro gregge invece di
abbandonarlo ogni giorno.
Gianni Menichetti, 'Il Porto', Positano.

di Gianni Menichetti in collaboazine con PositaoNews

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